La Palazzina di caccia di Stupinigi

Una residenza di caccia reale, dove poter anche organizzare feste e ricevere ospiti. Pianta centrale ed ellittica, a croce di Sant'Andrea, dunque una croce schiacciata, ma con i quattro bracci di uguale lunghezza, formando quindi angoli diversi tra loro, e lo stesso angolo a due a due.
Costruzione dal 1729 al 1731. Nei bracci ci sono gli appartamenti reali, degli ospiti, la cappella, e sala degli scudieri. Si estende dietro all'edificio un cortile ottagonale, sul quale affacciano gli edifici, per connettersi maggiormente alla natura, oltre che per far entrare la luce, ovviamente. Il complesso è inserito in un vasto giardino decorato con giochi geometrici di aiuole e viali, di moda francese.
Le facciate esterne sono sfalsate in altezza, divise in più gruppi, e creano un effetto di movimento particolare, perché non sono parallele ma snodate nell'angolazione, come a formare quasi un ferro di cavallo, che controbilancia la grandezza della struttura. L'area centrale, adibita ai grandi ricevimenti, ai banchetti e ai balli reali, si sviluppa per l'intera altezza dell'edificio, e presenta un alto ballatoio balaustrato.
Da qui, si possono raggiungere tutte le altre stanze. Materiali preziosi e brillanti sono stati impiegati in grande quantità e con altrettanta grande tecnica. Esternamente, sopra l'edificio, sono poste statue di figure mitologiche e religiose, e dei pinnacoli. In cima c'è una statua di un cervo, simbolo della caccia. L'obiettivo principale dei Savoia con questo progetto era di inserirsi il più possibile nelle brame delle grandi potenze europee.
Le gallerie che circondano il giardino retrostante oggi ospitano quadri, sculture e arredi d'epoca. Camere piene di specchi enormi, e boiserie (rivestimenti in legno intagliato) non sono altro che l'espressione massima del Rococò.
Le scene degli affreschi rappresentano vicende belliche dei Savoia, figure mitologiche, in particolare Diana dea della caccia, e rappresentazioni allegoriche. Questa opera è una rappresentazione migliore della basilica di Superga, dell'arredamento e di tutti i dettagli resi raffinati e preziosi.